fino all’anno scorso ho sempre optato per l’acquisto di prodotti solari esclusivamente con filtri fisici perché sulla mia pelle del viso, sensibile tendente a melasma e macchie, mi hanno garantito un risultato migliore rispetto ai filtri chimici.
Quest’anno stavo per ricomprare i miei soliti prodotti solari di marca francese quando nell’INCI ho notato che è comparsa la parola NANO accanto all’ossido di zinco.
Io sapevo che la normativa europea impone di specificare tale dicitura se i filtri minerali contengono nanoparticelle, altrimenti ci si poteva fidare del fatto che quei filtri minerali non fossero nano.
Pensando che il prodotto fosse stato riformulato, ho chiesto info alla ditta che mi ha risposto che da gennaio 2022 tutti i prodotti messi sul mercato con filtri minerali devono indicare la dicitura NANO, rassicurandomi però sul fatto che la formulazione dei loro prodotti non è cambiata così come non è cambiata la certificazione biologica: è cambiato solamente il metodo di misurazione dei filtri minerali.
Spulciando fra gli INCI di noto e-commerce europeo ho notato che molti prodotti addirittura descritti come “senza nanoparticelle” nell’INCI adesso hanno la dicitura NANO accanto ai filtri minerali e quindi pare che adesso le contengano o che si siano “solamente” adattati alla nuova normativa?
Il dubbio quindi è enorme: ci siamo sempre spalmati nanoparticelle senza saperlo?

E le ditte italiane come si stanno regolando?
